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Visualizzazione dei post da dicembre, 2007

maisha vol.I - train de vie

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Bella, sensuale, forte e decisa. Con un passato ancora relativamente misterioso, Maisha, una bellissima vampira di Varsavia, gestisce un locale notturno chiamato il "Train de vie". Questo primo volumetto ha il sapore di un accativante inizio, condito con gli elementi essenziali della vita da vampiro. Francesco Matteuzzi ci introduce in una Varsavia moderna, in cui si nasconde nelle tenebre della notte il mondo de vampiri. In questo primo numero (a cui spero seguirà presto il secondo) assistiamo al passaggio da una vita mortale ad una eterna di Maisha, uno spezzone del suo passato particolarmente interessante e essenziale per capire i rapporti del presente. Tra i misteriosi Custodi di San Giorgio, notti di luna piena, sangue e canini aguzzi inizia questa bellissima avventura di Maisha. La storia a mio avviso è estremamente curata e ragionata, davvero complimenti a Francesco Matteuzzi che coadiuvato dalle splendide matite di Alessio Fortunato, Fabiano Ambu e Michela Da Sacco,

maisha vol.I - train de vie

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Bella, sensuale, forte e decisa. Con un passato ancora relativamente misterioso, Maisha, una bellissima vampira di Varsavia, gestisce un locale notturno chiamato il "Train de vie". Questo primo volumetto ha il sapore di un accativante inizio, condito con gli elementi essenziali della vita da vampiro. Francesco Matteuzzi ci introduce in una Varsavia moderna, in cui si nasconde nelle tenebre della notte il mondo de vampiri. In questo primo numero (a cui spero seguirà presto il secondo) assistiamo al passaggio da una vita mortale ad una eterna di Maisha, uno spezzone del suo passato particolarmente interessante e essenziale per capire i rapporti del presente. Tra i misteriosi Custodi di San Giorgio, notti di luna piena, sangue e canini aguzzi inizia questa bellissima avventura di Maisha. La storia a mio avviso è estremamente curata e ragionata, davvero complimenti a Francesco Matteuzzi che coadiuvato dalle splendide matite di Alessio Fortunato, Fabiano Ambu e Michela Da Sacco, c