thor #123
Nuove prove fallite e nuove strategie per l'impero Skrull, che cerca nella mente di Richards il segreto per infiltrarsi e non farsi riconoscere tra i terrestri. Attraverso lo sfruttamento dei legami familiari l'impero Skrull ottiene un sistema efficace che rende lo stesso Richards un traditore della Terra, dei mutanti e di tutti i terrestri, anche se involontariamente.
Sul mitico Thor, assistiamo ai complotti di Loki, sempre ben nascosti in sotterfugi e piccoli discorsi filosofici, che manipolano inconsciamente le menti. Ma come se l'opera malefica della odierna "Signora degli Inganni" non bastasse saremo testimoni di come le divinità senza uno scopo possono essere peggio di un gruppo di camionisti ubriachi e dediti alla violenza quotidiana. In tutto questo Thor non sarà presente, perché sulla Terra a concedere alla sua controparte umana la giusta disponibilità del suo corpo e per dare l'ultimo saluto ad un suo grande amico: Capitan America.
Col nuovo Capitan America ci siamo ormai abituati ai colpi di scena e alle manovre segrete del Teschio Rosso, ma come si dice "mai dire mai". In questo numero infatti, che conclude l'atto terzo de "La morte di Capitan America", assistiamo a colpi di scena uno dietro l'altro, che se risolvono alcune cose, ne lasciano aperte e irrisolte altre, in maniera magistrale e pronte ad esplodere nel futuro, ma sapremo aspettare.
In appendice una breve storia intitolata "4F", sigla dei riformati nella Seconda Guerra Mondiale, che non hanno passato il test per l'arruolamento. In tutto ciò ci viene ricordato che anche Capitan America era un riformato e che è diventato il simbolo del sogno americano e del patriottismo di una grande nazione. Una versione alla "Cap" del grande sogno americano: "chiunque tu sia non arrenderti. Se davvero lo vuoi dal nulla puoi diventare qualcuno".
---Sul mitico Thor, assistiamo ai complotti di Loki, sempre ben nascosti in sotterfugi e piccoli discorsi filosofici, che manipolano inconsciamente le menti. Ma come se l'opera malefica della odierna "Signora degli Inganni" non bastasse saremo testimoni di come le divinità senza uno scopo possono essere peggio di un gruppo di camionisti ubriachi e dediti alla violenza quotidiana. In tutto questo Thor non sarà presente, perché sulla Terra a concedere alla sua controparte umana la giusta disponibilità del suo corpo e per dare l'ultimo saluto ad un suo grande amico: Capitan America.
Col nuovo Capitan America ci siamo ormai abituati ai colpi di scena e alle manovre segrete del Teschio Rosso, ma come si dice "mai dire mai". In questo numero infatti, che conclude l'atto terzo de "La morte di Capitan America", assistiamo a colpi di scena uno dietro l'altro, che se risolvono alcune cose, ne lasciano aperte e irrisolte altre, in maniera magistrale e pronte ad esplodere nel futuro, ma sapremo aspettare.
In appendice una breve storia intitolata "4F", sigla dei riformati nella Seconda Guerra Mondiale, che non hanno passato il test per l'arruolamento. In tutto ciò ci viene ricordato che anche Capitan America era un riformato e che è diventato il simbolo del sogno americano e del patriottismo di una grande nazione. Una versione alla "Cap" del grande sogno americano: "chiunque tu sia non arrenderti. Se davvero lo vuoi dal nulla puoi diventare qualcuno".
THOR & I NUOVI VENDICATORI #123
Storie: Brian Michael Bendis, J.Michael Straczynski, Ed Brubaker;
Disegni: Billy Tan, Oliver Coipel, Steve, Steve Epting&Luke Ross;
Colori: Justin Ponsor, Laura Martin&Paul Mounts, Frank D'Armata;
Panini Comics/Marvel Italia
80pag.; col.; cover col.; €3,30;
www.paninicomics.it
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Storie: Brian Michael Bendis, J.Michael Straczynski, Ed Brubaker;
Disegni: Billy Tan, Oliver Coipel, Steve, Steve Epting&Luke Ross;
Colori: Justin Ponsor, Laura Martin&Paul Mounts, Frank D'Armata;
Panini Comics/Marvel Italia
80pag.; col.; cover col.; €3,30;
www.paninicomics.it
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