kamikaze #8 di 9

Siamo arrivati ad un punto cruciale per l'intera saga di Kamikaze. Ormai tutti coloro che sono minimamente legati alla leggenda delle Ottantotto Belve si sono schierati saldamente da una parte del campo. Scoprendo la vera identità di Kayano, capiamo come molti, anzi si può dire tutti si siano alleati contro colui che si sta dimostrando l'unica entità maligna di tutto il globo. Ma una entità maligna fuori dal comune. Non è unicamente mosso dall'odio o dal vuoto. Esso è la quintessenza della rabbia e del male degli uomini, nata all'alba dell'evoluzione umana e progressivamente modellata dai secoli e dai millenni, in cui l'uomo ha camminato sulla Terra. Col tempo lunghissimo che passava Kayano si è modellato come una divinità primigenia ed ha assunto tutte le caratteristiche di potere di chi è stato creato dal niente o più precisamente dalla malvagità umana. Un concetto importante, quasi basilare nella storia di Kamikaze, perché ci spiega i legami della figlia di Kayano e di come il cuore umano o più specificatamente parlando quello dei Kageinotami, non sia così facile da modellare o malleabile alla corruzione. Un cuore che ha comunque la propria volontà. E anche la volontà risulta essere uno degli elementi basilari di questo manga.
Tutto ormai sembra allinearsi "come da destino" e le schiere dei nemici si sono formate in maniera di maglia finissima per contrastare il potere di Kayano. Il giovane e androgino Zen, con la sua spettacolare ed infinita forza, che scopriamo essere speculare a quella di Kayano, è pronto al combattimento e difende tutti coloro che sono minacciati dalle azioni del capo delle Ottantotto Belve, che si stanno radunando nel territorio del clan della Dama dell'Acqua, attirati dall'odore dell'ultima battaglia, quella finale, che decreterà vincitori e sconfitti.
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KAMIKAZE #8
Di: Satoshi Shiki;
Star Comics
192pag.; b/n; cover col.; €3,90;
www.starcomics.com
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